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Quali debiti si possono rottamare?

La rottamazione debiti e delle cartelle esattoriali è una misura spesso invocata da contribuenti in difficoltà. Ma non tutti i debiti possono essere inclusi in una rottamazione: è fondamentale sapere quali carichi possono essere rottamati, quali sono le esclusioni e come valutare la convenienza.

In questa guida vediamo cosa è consentito oggi e quali limiti esistono.

Cosa significa “rottamare” un debito

Rottamare significa aderire a una definizione agevolata dei debiti iscritti a ruolo, pagando solo il capitale (e le spese), con sconto su sanzioni, interessi e aggio di riscossione. In pratica, il contribuente chiede che il carico affidato agli agenti della riscossione venga definito a condizioni più favorevoli.

Debiti rottamabili: categorie principali

Ecco le tipologie di debiti che sono solitamente ammessi alle rottamazioni (quali rottamazione-quater o proposte future come la “quinquies”):

  • Tributi erariali: IRPEF, IRES, IVA (quando non soggetta a esclusione)
  • Tributi indiretti e di registro
  • Contributi previdenziali / assistenziali affidati a ruolo
  • Tributi locali (IMU, TASI, TARI, etc.), se affidati all’Agente della Riscossione
  • Altri debiti affidati a ruolo da enti pubblici, purché rientranti nei termini temporali indicati dal decreto di rottamazione

Quindi, molti debiti “fiscali” e contributivi possono essere oggetto di rottamazione, a patto che siano correttamente affidati al sistema di riscossione e che rispettino i requisiti temporali e formali previsti dalla normativa vigente.

Rottamazione debiti: cosa non puoi rottamare

Anche se la rottamazione copre molte fattispecie, alcune categorie sono espressamente escluse. Ecco i casi più rilevanti:

  1. IVA riscossa per conto dello Stato (come sostituto d’imposta)
    Non è un debito proprio, ma un tributo che il contribuente ha trattenuto per conto dell’erario, e quindi non è ammesso alla rottamazione.
  2. Condanne penali e sanzioni penali tributarie
    Se il debito deriva da una sentenza penale, non può essere definito tramite rottamazione.
  3. Debiti derivanti da condanne della Corte dei Conti
    I carichi per danni erariali sono esclusi.
  4. Recuperi aiuti di Stato
    Somme che lo Stato reclama come recupero di aiuti illegittimi non possono essere condonati mediante rottamazione.
  5. Debiti non affidati a ruolo dall’Agente della Riscossione
    Se il debito (es. bollette, mutui, rate, prestiti, debiti civili) non è stato affidato al sistema di riscossione pubblico, non rientra nella rottamazione fiscale.
  6. Tributi locali quando il Comune non ha aderito
    Nel caso di IMU, TARI, multe locali: se il Comune non ha deliberato l’adesione alla definizione agevolata, quei carichi restano esclusi.
  7. Debiti già oggetto di precedente definizione agevolata (sancita e non rispettata)
    Se in passato hai già aderito a una rottamazione e poi sei decaduto (non hai rispettato i pagamenti), in molti casi non potrai rientrare con gli stessi debiti.

Limiti temporali e condizioni formali della rottamazione debiti

La rottamazione non riguarda qualsiasi carico in qualsiasi momento: ci sono condizioni da rispettare:

  • Il debito deve essere affidato all’Agente della Riscossione entro date specifiche previste dal decreto (es. per la rottamazione-quater, carichi affidati entro il 30 giugno 2022; per la quinquies la proposta estende al 31 dicembre 2023).
  • Non basta avere un debito: è necessario che l’atto sia iscritto a ruolo in modo corretto e rispettando tutti i requisiti formali.
  • Possono esserci soglie massime per l’importo del debito o condizioni economiche dei contribuenti.
  • Alcune misure prevedono che si possano definire solo parte dei ruoli, non necessariamente tutti.

Come valutare se il tuo debito è rottamabile

  1. Controlla se il debito è stato affidato a ruolo e da quando.
  2. Verifica la natura del debito (tributo, contributo, penale, sentenza).
  3. Verifica se ci sono cause di esclusione o se hai già perso precedenti rottamazioni.
  4. Verifica che l’ente locale (Comune) abbia aderito per i tributi locali.
  5. Consulta un professionista per verificare l’effettiva ammissibilità caso per caso.

Conclusione e consulenza Tassorama

Non tutti i debiti si possono rottamare, ma molti debiti fiscali e contributivi rientrano nelle definizioni agevolate, a condizione di rispettare i requisiti normativi e formali.

Se hai dubbi su una cartella esattoriale o vuoi sapere se il tuo debito può essere rottamato, gli esperti di Tassorama possono aiutarti: valutiamo la tua posizione, verifichiamo l’ammissibilità e ti guidiamo passo dopo passo.

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