Quando un’azienda o un professionista si trova in difficoltà finanziaria, il carico degli oneri debitori può diventare insostenibile. In questi casi, la ristrutturazione dei debiti aziendali diventa una strada da valutare seriamente: non è una panacea, ma con il giusto piano e le condizioni adeguate può salvare l’attività e restituire respiro. In questo articolo vediamo cosa si intende per ristrutturazione del debito aziendale, quali strumenti sono possibili, come si attua, vantaggi, limiti e errori da evitare.
Cos’è la ristrutturazione dei debiti aziendali
La ristrutturazione del debito è un processo negoziale e tecnico con cui l’impresa rinegozia i propri obblighi finanziari con i creditori, cercando di ridurre i costi, allungare i termini o ottenere condizioni migliori, in modo da adattare il servizio del debito alla sua capacità reale di pagamento.
Si basa su un piano industriale / finanziario credibile, che dimostra come l’azienda intende generare flussi tali da onorare gli impegni rivisti.
Tra le misure più utilizzate vi sono:
- riduzione dei tassi di interesse
- allungamento dei piani di ammortamento
- consolidamento delle esposizioni a breve termine
- moratorie temporanee
- eventuali stralci o riduzioni parziali del debito (se i creditori accettano)
- accesso a nuova finanza o ristrutturazione interna
Questo approccio, se ben strutturato, può evitare il ricorso diretto a procedure concorsuali come il fallimento o la liquidazione giudiziale.
Quali debiti possono rientrare
Non tutti i debiti sono uguali, ma in genere possono essere ristrutturati:
- debiti commerciali, verso fornitori di beni e servizi
- debiti finanziari, come prestiti, mutui, leasing
- debiti fiscali, tributari e previdenziali, nei confronti di Agenzia delle Entrate, INPS, enti locali (compatibilmente con la normativa vigente)
- debiti bancari e debiti verso terzi
Tuttavia, la ristrutturazione non garantisce automaticamente l’ammissibilità di tutti i debiti: la proposta deve essere accettabile dal punto di vista tecnico ed economico per i creditori e verificabile in tribunale, se richiesto. (Fonte: studiolegaleadamo.it)
Strumenti normativi e procedure disponibili
Negli ultimi anni la normativa italiana ha integrato strumenti per la ristrutturazione del debito all’interno del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. 14/2019 e successivi correttivi).
L’accordo di ristrutturazione è disciplinato dagli articoli rilevanti del Codice della Crisi e può essere omologato dal tribunale per dargli efficacia anche nei confronti dei creditori dissenzienti, purché soddisfatti certi requisiti. (Fonte: avvocaticartellesattoriali.com)
Tra i requisiti richiesti c’è spesso che creditori rappresentanti almeno il 60% dei crediti totali sottoscrivano l’accordo. (Fonte: avvocaticartellesattoriali.com)
In alternativa, la ristrutturazione può avvenire in forma privatistica, senza omologa, se le parti (debitore e creditori) accordano liberamente condizioni migliorative rispetto al default atteso.
In ambito di gestione dell’impresa in crisi, il Codice della Crisi impone che gli amministratori assumano condotte idonee a prevenire danni alla continuità aziendale, evitando atti che aggravino la situazione di squilibrio. (Fonte: assistenza-legale-imprese.it)
Come si costruisce un piano di ristrutturazione efficace
Un piano credibile si basa su questi elementi:
- Analisi diagnostica accurata
Individuare le cause della crisi: problemi di redditività, eccessivo indebitamento, costi troppo alti, investimenti sbagliati, calo delle vendite. - Proiezioni finanziarie e piano industriale
Simulare flussi di cassa futuri, definire le risorse che l’azienda può destinare al servizio del debito. - Definizione delle misure ristrutturanti
Riduzione dei tassi, dilazione, moratorie, consolidamento, eventuali cessioni di attività non strategiche, nuove fonti di capitale. - Coinvolgimento dei creditori strategici
Banche, fornitori, enti pubblici devono essere coinvolti fin dall’inizio: maggiore trasparenza e disponibilità alle trattative aumentano le probabilità di adesione. - Forma e omologazione (se necessaria)
Se l’accordo deve avere efficacia anche contro creditori dissenzienti, serve l’omologazione del tribunale, previa verifica della fattibilità dell’accordo. - Monitoraggio e rimodulazione
Una volta avviato, il piano va costantemente monitorato: se emergono scostamenti, bisogna essere pronti a rimodulare le condizioni.
Vantaggi e rischi della ristrutturazione debiti aziendali
Vantaggi
- possibilità di evitare procedure concorsuali più gravose
- migliorare la sostenibilità del debito modificando le condizioni
- recuperare credibilità verso banche, fornitori, stakeholder
- tutelare il patrimonio aziendale e continuare l’attività invece di liquidare
Rischi / criticità
- rifiuto da parte dei creditori chiave
- piano non credibile o mal calibrato
- mancanza di coerenza nelle previsioni finanziarie
- eventuali opposizioni legali o incertezza sull’omologa
- comportamento scorretto del debitore che può compromettere tutto
Perché rivolgersi a professionisti esperti
La ristrutturazione del debito aziendale non è un’operazione “fai da te”: servono competenze tecniche, conoscenza normativa, esperienza negoziale e capacità di mediazione. Affidarsi a consulenti specializzati significa minimizzare i rischi, ottimizzare le condizioni e gestire correttamente il processo.
Gli esperti di Tassorama possono affiancarti per:
- valutare la fattibilità del piano
- strutturare la proposta migliore
- interfacciarsi con i creditori
- ottenere, se necessario, l’omologa del tribunale
- monitorare l’attuazione e gestire eventuali aggiustamenti
Conclusione e invito all’azione
La ristrutturazione del debito aziendale è una soluzione concreta, ma richiede rigore, trasparenza e un piano credibile. Non è un rimedio automatico, ma con la giusta strategia può permettere all’impresa di uscire dalla crisi e riprendere un percorso di crescita sostenibile.
Se la tua impresa o attività professionale è sotto pressione per i debiti, contatta Tassorama: insieme possiamo studiare un piano di ristrutturazione adatto alle tue esigenze e guidarti passo dopo passo verso la ripresa.