Per molte aziende agricole italiane, la terra non è solo un bene economico: è identità, eredità familiare e garanzia per il futuro. Tuttavia, sempre più imprese del settore si trovano in difficoltà economiche e rischiano di perdere proprio ciò che hanno di più prezioso.
Crisi di liquidità, aumento dei costi di produzione, debiti bancari o fiscali: problemi che, se non affrontati con tempestività e competenza, possono trasformarsi in pignoramenti, aste o espropri.
La buona notizia è che oggi esistono strumenti legali e fiscali per ristrutturare i debiti agricoli e proteggere il patrimonio fondiario, evitando di arrivare alla vendita forzata.
Le cause più frequenti dell’indebitamento agricolo
Le aziende agricole si trovano spesso a fronteggiare difficoltà finanziarie legate a:
- ritardi nei pagamenti dei contributi pubblici (PAC e PSR);
- variazioni climatiche che compromettono raccolti e redditività;
- aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti;
- calo della domanda e dei prezzi di mercato;
- investimenti sostenuti in macchinari o terreni che non hanno generato il ritorno previsto.
Molte imprese, per ottenere credito, hanno firmato fideiussioni personali o ipotecato i propri terreni, mettendo così a rischio il patrimonio familiare.
Cosa significa ristrutturare il debito agricolo
Ristrutturare il debito significa ridefinire il rapporto con i creditori (banche, fornitori, Agenzia delle Entrate) per ottenere nuove condizioni di pagamento, riduzioni dell’importo dovuto o sospensioni temporanee.
Non si tratta di “non pagare”, ma di pagare in modo sostenibile, evitando il tracollo e mantenendo la continuità aziendale.
Gli strumenti legali disponibili per l’agricoltura
1. Composizione negoziata della crisi
È oggi accessibile anche alle imprese agricole.
Permette di avviare un dialogo con i creditori sotto la guida di un esperto indipendente, per ridefinire piani di rientro e chiedere misure protettive (come la sospensione dei pignoramenti o delle ipoteche).
È uno strumento flessibile, riservato e personalizzabile, che consente di mantenere il controllo dell’azienda e salvaguardare i terreni.
2. Accordi di ristrutturazione dei debiti
Previsti dal Codice della Crisi, consentono di formalizzare un’intesa con i principali creditori, spesso con riduzione parziale del debito (la cosiddetta “falcidia”) e dilazione dei pagamenti.
Se approvato dal tribunale, l’accordo blocca tutte le azioni esecutive, dando tempo e respiro all’imprenditore agricolo.
3. Piano del consumatore o sovraindebitamento
Quando il titolare o i garanti dell’azienda (spesso familiari) si trovano con debiti personali dovuti a fideiussioni, possono ricorrere alla procedura di sovraindebitamento per ottenere la cancellazione totale o parziale dei debiti.
È una via concreta per liberare la famiglia dai rischi personali e salvare la terra da pignoramenti collegati a garanzie.
4. Transazione fiscale
Per i debiti verso il Fisco e gli enti previdenziali, è possibile proporre un piano di pagamento agevolato, con riduzione di sanzioni e interessi.
In alcuni casi, si può ottenere anche una dilazione pluriennale che consente di gestire la crisi senza perdere i beni aziendali.
Strategie pratiche per difendere la terra
- Analizzare il patrimonio: verificare quali beni sono realmente a rischio e quali possono essere messi al riparo.
- Separare la sfera aziendale da quella familiare: in caso di comunione dei beni, valutare la costituzione di un fondo patrimoniale o la trasformazione in società agricola.
- Rinegoziare i contratti bancari: un consulente esperto può intervenire per ottenere sospensioni, rinegoziazioni o conversioni dei debiti.
- Richiedere misure protettive giudiziali: con la composizione negoziata, è possibile sospendere le azioni esecutive per alcuni mesi, guadagnando tempo prezioso.
- Attivare procedure coordinate per l’intera famiglia: in molte aziende agricole i debiti coinvolgono anche i parenti; è importante gestirli con una strategia unica e coerente.
Il ruolo di Tassorama nella difesa del patrimonio agricolo
Ristrutturare un debito agricolo senza perdere la terra richiede conoscenze legali, fiscali e negoziali avanzate.
Tassorama offre consulenza completa per imprenditori agricoli in difficoltà, analizzando la situazione patrimoniale, predisponendo i piani di rientro e gestendo le trattative con banche, creditori e Fisco.
L’obiettivo è duplice: salvare la terra e salvare l’impresa, ricostruendo le basi per una ripartenza solida e duratura.
Conclusione
La crisi agricola non deve per forza tradursi nella perdita della terra o della dignità imprenditoriale.
Con gli strumenti giusti e il supporto di professionisti competenti, è possibile ristrutturare i debiti, alleggerire la pressione dei creditori e proteggere il patrimonio familiare.
Tassorama è al fianco delle aziende agricole italiane: se stai affrontando difficoltà economiche e vuoi difendere la tua terra, contattaci. Insieme troveremo la strategia più efficace per salvare il tuo futuro e quello della tua impresa.